C’è un pezzettino di Forum delle Giornaliste del Mediterraneo nel Nobel per la Pace 2021 assegnato a Maria Ressa, 57 anni, originaria delle Filippine, da sempre impegnata nella tutela della libertà di espressione.
Nella primavera 2021, alla giornalista filippina veniva infatti assegnato da una giuria nominata dall’UNESCO, il premio per la libertà di stampa “Guillermo Cano”. A presiedere questa giuria internazionale c’era e c’è proprio l’ideatrice e direttrice del FMWJ, Marilù Mastrogiovanni.
Il premio dell’Unesco “Guillermo Cano” è intitolato al giornalista colombiano assassinato davanti agli uffici del suo quotidiano El Espectador a Bogotá, capitale della Colombia, 17 dicembre 1986.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 2 maggio 2021 a Windhoek, in Namibia, in occasione della Conferenza della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Nel consegnare il premio alla collega filippina Ressa, la giornalista italiana Mastrogiovanni ha dichiarato: “Il caso di Maria Ressa caso è emblematico dei trend globali che rappresentano una minaccia reale per la stampa e, quindi, per la democrazia”,
Il suo costante impegno ,“l’instancabile lotta per la libertà di espressione” e il suo “esempio per molti giornalisti nel mondo” sono stati alla base delle motivazioni chiave per il conferimento del premio Unesco
Pochi mesi dopo Maria Ressa, assieme a Dmitry Muratov, direttore della testata di Novaya Gazeta, viene insignita del Nobel. L’accademia svedese, presieduta da Berit Reiss-Andersen, ha scelto i due professionisti per la “coraggiosa battaglia” in favore della “libertà di espressione nelle Filippine e in Russia”, sottolineando che si tratta di un “pre-requisito per la democrazia” e ricordando che “tutti i giornalisti che si battono per questo ideale, in un mondo in cui democrazia e libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse”.
Maria Ressa è stata corrispondente dall’Asia per la CNN e direttrice del network filippino Abs-Cbs news. È co-fondatrice del sito internet specializzato in giornalismo investigativo, Rappler e, stando a quanto si legge nelle motivazioni poste alla base del riconoscimento del premio Nobel, “usa la libertà di espressione per esporre l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo”.
Il sito Rappler, fondato dieci anni fa, nel giro di un breve lasso di tempo è diventato il punto di riferimento per l’informazione e la libertà di stampa nelle Filippine, per aver condotto una serie di inchieste sul presidente Rodrigo Duterte, sul traffico di droga e sulle condanne a morte. Ressa è stata arrestata svariate volte per sospetti crimini collegati allo svolgimento della sua professione e viene condanna nel 2020 per diffamazione, dal Tribunale di Manila, e rimessa in libertà su cauzione.
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