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Chi siamo

Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

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Lo aveva anticipato in un post sulla sua pagina Facebook ed ha mantenuto la promessa.
La parlamentare europea del Movimento 5 stelle ha partecipato a tutti i panel (del mattino e del pomeriggio) della prima giornata del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, confrontandosi con le nostre ospiti internazionali sui temi dei diritti delle donne e del diritto alla salute.
La parlamentare aveva scritto: “A pochi giorni dalla 20° giornata internazionale contro la violenza sulle donne ci chiediamo ancora se i diritti delle donne siano diritti umani. 26 milioni di donne e adolescenti in tutto il mondo vedono negato ogni giorno il loro diritto alla #salute. Succede soprattutto nei Paesi del Sud del mondo, dove l’assistenza sanitaria e dove la povertà, la mancanza di strutture sanitarie adeguate e la scarsa igiene rendono difficile per una donna affrontare le malattie e le gravidanze. Ma succede anche da noi, nell’opulento mondo occidentale, in Europa. Pensiamo alle condizioni disumane in cui vivono, per esempio, le donne migranti nei campi di accoglienza delle isole greche, una situazione terribile che ho denunciato alla Commissione europea con una recente interrogazione. O pensiamo alle violenze di genere, un fenomeno che purtroppo continua a crescere in Italia, compresi i #femminicidi. E da tarantina, non posso dimenticare gli effetti nefasti dell’inquinamento, come l’altissima numero di donne affette da endometriosi, che non ha eguali in termini di incidenza rispetto al resto d’Italia.
Si tratta di fenomeni diversi, è vero, che vanno affrontati con strumenti differenti. Ma a legarli tutti è un filo rosso, quello della sottovalutazione dell’importanza della salute delle donne. Occorre agire sulla prevenzione e questo vale tanto per le politiche di cooperazione e sviluppo, quanto per quelle sulle violenze di genere. La ratifica della Convenzione di Instabul puo’ aiutare in tal senso, e per questo al Parlamento abbiamo chiesto che tutti i Paesi Ue aderiscano. Ma serve un impegno più forte da parte dei governi nazionali e dell’Unione europea che comporti anche misure volte a migliorare aspetti come la conciliazione vita-lavoro. Su questo, al Parlamento europeo abbiamo fatto dei passi avanti approvando delle norme che, se applicate in modo adeguato dagli Stati membri, consentiranno una maggiore parità di genere.
Per questo, sarò presente domani a Taranto al Forum of Mediterranean Women Journalists.
Appuntamento giovedì 21 novembre, dalle 9:30 alle 17:30 – Aula convegni “ex chiesetta”, Dipartimento Jonico dell‘Università degli Studi di Bari – Via Duomo”

Il post di Rosa D’Amato
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