Oltre mille giornaliste e giornalisti provenienti da tutto il mondo hanno sottoscritto la “Dichiarazione di Addis Ababa”, con cui ricordando gli articoli 19 e 21 della Dichiarazione universale dei diritti umani, richiamano alla loro responsabilità i Paesi membri di Unesco, i giornalisti, i comitati elettorali, i Paesi membri delle Nazioni Unite, affinché monitorino e contrastino il fenomeno della disinformazione e delle fake news e creino nuovi strumenti per incentivare l’informazione in quanto diritto fondamentale delle persone.
E’ stata anche presentata da Xavier Gorce, storico vignettista di Le Monde, la dichiarazione per il riconoscimento del cartooning (vignette satiriche) come diritto fodamentale degli esseri umani. La dichiarazione sul cartooning è stata consegnata alle alte cariche di Unesco.
E’ stato consegnato il World press freedom prize “Guillermo Cano” ai familiari di Wa Lone e Kyaw Soe Oo, condannati a 7 anni di carcere in Myanmar per aver documentato le esecuzioni sommarie sulla popolazione da parte dei militari.
Tre giorni densi, in cui presso il quartiere delle Nazioni Unite in Addis Ababa e presso la sede dell’African Union si sono tenuti decine di seminari e workshop, attraverso i quali è stato esplorato il tema “Giornalismo ed elezioni al tempo della disinformaizone”.
La direttrice del Forum of Mediterranean women journalists Marilù Mastrogiovanni, componente della giuria che ha conferito il premio “Guillermo Cano”, ha partecipato ai lavori, su invito di Unesco, presentando alle colleghe dei vari Continenti la mission del Forum.