L’innovazione vorticosa dei nuovi strumenti di comunicazione e informazione e la possibilità di fruire degli open data, impongono un nuovo modello relazionale tra giornalisti, scienziati e cittadini. Il citizen journalism e la citizen science segnano un cambio di passo epocale, in cui il ruolo del/lla giornalista e dello/a scienziato/a ne escono rafforzati a condizione di governare il cambio di paradigma e aprirsi ad un’interazione vera e influente tra chi scrive e ricerca e chi legge.
Intervengono:
Cristina Mangia, Fisica del CNR, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lecce:
“Brindisi, registro delle malformazioni/Taranto nuovo studio sui Wind Days”
Marialuisa Di Simone, giornalista, documentarista Rai, autrice del documentario sull’inquinamento da Pfas nel Veneto:
“Il veleno nell’acqua, storia di un inquinamento di massa”
Carmela Auriemma, Avvocata Associazione Mamme di Venafro e Comitato donne 29 agosto di Acerra:
“Conflitti ambientali territoriali”
Modera:
Daniela Spera, giornalista “Il Tacco d’Italia”:
“L’importanza del ruolo del/della giornalista nella comunicazione degli studi dei/lle ricercatori/trici”