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Allontanamento del molestatore e rischio concreto di perdere i finanziamenti: così la National Science Foundation responsabilizza gli enti e rende più sicuro l’ambiente della ricerca

 

di Francesca Rizzo

France Córdova

“Tolleranza zero per gli scienziati che molestano le proprie colleghe e allieve”: France Córdova, direttrice della National Science Foundation, annuncia così nuove misure per proteggere le ricercatrici e le scienziate statunitensi da ogni forma di violenza sessuale negli ambienti accademici e di lavoro.

NSF, agenzia federale indipendente che finanzia la ricerca scientifica pubblica e privata negli USA, ha attuato un protocollo, entrato in vigore pochi giorni fa, che obbliga ciascun ente beneficiario di fondi a vigilare sulla condotta degli scienziati, e a denunciare eventuali episodi di molestie di cui si viene a conoscenza; non solo: le organizzazioni legate a NSF dovranno anche assicurare a chiunque la possibilità di sporgere denuncia, in assoluta sicurezza, attraverso canali online.

“Per ogni caso verranno svolte accurate indagini, dall’ente di competenza e da NSF – assicura France Cordova – e chi è colpevole verrà allontanato dal mondo della ricerca”.

Altri provvedimenti che l’ente finanziatore delle ricerche in ambito scientifico e ingegneristico può prendere in considerazione sono la riduzione e, nei casi più gravi, la revoca dei fondi assegnati in precedenza.

 

L’iniziativa conferma la strada già intrapresa da NSF sotto la presidenza di France Córdova, astrofisica con un curriculum di tutto rispetto; lei stessa, ha dichiarato, è stata vittima di molestie da parte di un superiore.

Già nel 2016 l’agenzia aveva commissionato uno studio sulla diffusione del fenomeno delle molestie sessuali in ambito scientifico, ingegneristico e medico. I risultati, confluiti nel report Sexual Harassment of Women: climate, culture and consequencies in Academic Sciences, Engineering and Medicine, hanno permesso di avere dati concreti verso cui indirizzare i giusti provvedimenti: “Le molestie sessuali influiscono negativamente su diversità e inclusione, scoraggiando l’ingresso di eventuali aspiranti scienziati. Un ambiente sicuro, invece, incoraggia chiunque a crescere ed eccellere”, sostiene Córdova.

 

Negli Stati Uniti le scienziate che occupano ruoli apicali in università ed enti di ricerca sono in netta minoranza rispetto ai colleghi uomini. Ad esempio, solo il 30% delle facoltà universitarie è presieduto da donne, e solo il 20% delle facoltà di Matematica, Fisica ed Informatica.

“La problematica è complessa, una vera e propria sfida. Abbiamo ascoltato le voci della comunità scientifica e abbiamo risposto. Continueremo ad ascoltare, e ad agire”, promette Córdova.

 

La presa di posizione di NSF ha una portata unica negli Stati Uniti: solo nel 2018 l’agenzia federale ha gestito un budget di 7,8 miliardi di dollari, con cui finanziare progetti di ricerca ed istruzione. Circa 2.000 tra università ed istituzioni di vario tipo beneficiano di borse di studio NSF, e sono circa 12.000 i nuovi progetti finanziati ogni anno dall’organizzazione.

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