Jamileh Amini

Jamileh Amini

Sono Jamileh Amini di origine afghana. Dal 2011 vivo in Svizzera.

Fin da piccola ho ascoltato con emozione le storie di vita di mia nonna. Nel mio cuore cresceva la rabbia e la frustrazione per quei racconti difficili e non sempre del tutto comprensibili per me. Mai avrei immaginato che molti anni più tardi il mio lavoro sarebbe stato legato alle storie degli altri, non pensavo che avrei raccolto emozioni, segreti, speranze di donne, uomini e giovani migranti. Ho imparato a dare voce a chi, per vari motivi, in un momento della propria vita non è stato in grado di esprimere ciò che ha visto, sentito, vissuto, sofferto. Ho imparato a lasciare andare le storie per farle crescere, per farle diventare un po’ più leggere e perché possano trasformarsi e fare parte di una storia più grande. La storia di condivisione di tutti noi. La conoscenza della lingua è stato il primo passo per arrivare piano piano al lavoro che mi ero immaginata di fare una volta arrivata in Svizzera dall’Afghanistan. Diventare interprete interculturale è stato un cammino ricco, interessante e pieno di incontri che mi hanno fatto crescere sia professionalmente che personalmente. So che continuerò a imparare attraverso lo studio, ma molto lo imparerò attraverso le storie che raccoglierò nei vari ambiti.

Da circa 6 anni lavoro con l’associazione SOS Ticino e più precisamente con l’agenzia Derman come interprete e mediatrice interculturale, intervenendo negli ambiti sociale, sanitario, scolastico e psicologico. Intervengo inoltre da marzo 2019 anche presso la protezione giuridica di Chiasso come interprete e ho così avuto modo di ampliare le mie conoscenze nell’ambito della nuova legge sulla procedura d’asilo. Per ricoprire questo impegnativo ruolo di mediatrice ho frequentato il corso “famiglia e integrazione” organizzato dalla stessa agenzia Derman e il modulo 1 che approfondisce le tecniche di mediazione e interpretariato culturale. Inoltre ho frequentato anche il modulo 2 per approfondire e orientarsi in ambito formativo sanitario e sociale.

Inoltre, lavoro come operatrice sociale presso i centri di accoglienza di Croce Rossa.

Da dicembre 2021 sono la Fondatrice dell’Associazione Comunità Afghana in Ticino, @coafgti, un’associazione che ho fortemente voluto e che ho fondato insieme a altri afghani domiciliati in Ticino. Vista la drammatica situazione dell’Afghanistan a partire da settembre 2021, ci siamo subito organizzati per portare anche degli aiuti alle famiglie rimaste nel paese.

Attualmente sono un’alunna della Supsi CAS Cooperazione e Sviluppo, un percorso universitario di formazione continua, promosso da SUPSI e FOSIT (Federazione delle ONG della Svizzera italiana)

Ognuno di noi ha una finestra sul futuro, la mia è fatta di pace, inclusione e umanità. Guardo uno stormo di uccelli migratori volare su di noi e non posso non ripensare al viaggio che mi ha portata fino a qui, superando frontiere, vincendo paure. Penso all’umanità futura come quello stormo di uccelli, che volano liberi; liberi di spostarsi senza preoccupazione di varcare frontiere, per dare risposta al loro bisogno di vivere in un posto migliore. Liberi di scegliere dove nidificare.

 

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