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Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

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Donne e transizione digitale: la parola alle esperte

A marzo 2023 si sono tenuti due workshop a Lecce e Molfetta (Ba), organizzati dal Centro di Ricerca Europea per l’Innovazione Sostenibile, nell’ambito del format “Caffè scientifico”

Entrambi gli eventi hanno proposto al folto numero di partecipanti (soprattutto giovani) il significativo tema “Donne e transizione digitale” che è presente nelle Raccomandazioni finali del W20, nella Strategia Europea e in quella Nazionale sulla Parità di Genere, è al centro dell’Agenda di Genere della Regione Puglia.

La manifestazione è stata organizzata in partnership con l’Italian Research Staff Association, il patrocinio Comune di Lecce, Università del Salento e l’ITES Olivetti.

A dialogare con dirigenti, docenti e studentesse in occasione dell’incontro di Lecce, sono intervenute la presidente del Creis e le altre esperte delle quali riportiamo di seguito le video interviste.

Particolarmente applauditi anche gli interventi di:

Gianna Avellis, ricercatrice Leader di InnovaPuglia e componente del W20 Italia e India per il gruppo Digital Empowerment delle Donne, e Fabiana De Santis, ingegnera di Altea Federation.

In apertura dell’evento, c’è stato il video messaggio della presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone.

A Molfetta sono intervenuti anche il Prof. Massimiliano Ruzzeddu, componente del comitato scientifico di CREIS per il Progetto Futura; la docente di Storia della rivoluzione digitale presso l’università di Bari, Carla Petrocelli; la Presidente dell’European Chemistry Association, Angela Agostiano, docente di Chimica presso l’ateneo barese.

Vi proponiamo alcune video interviste realizzate da Eleonora Santarsiere (assistente social di Radio Wau), montaggio e postproduzione di Aurora Portacci (social media manager di Radio Wau e IdeaDinamica coop), con la collaborazione di Alice Maffei.

Serenella Molendini, presidente CREIS, Centro di Ricerca Europea per l’Innovazione sostenibile:

“Il Creis non è un’associazione femminile, è un po’ femminista e ha una prospettiva di genere, ma non è composta solo da donne. Ci sono anche uomini perché riteniamo che lo sguardo differente possa essere sempre una ricchezza. I valori del Creis sono inclusione, la prospettiva di genere e i tutti i valori europei. Allo stesso tempo, pensiamo anche che attraverso l’innovazione, la sostenibilità e le nuove tecnologie, possa esserci davvero una prospettiva nuova anche per l’occupazione.

Sul nostro sito abbiamo pubblicato una serie di nostri lavori iniziati già durante il periodo pandemico e può essere una grande ricchezza consultarli. Lavorare su questi temi e con le giovani donne e con i giovani uomini, possa aprirci strade nuove. Sappiamo che la Puglia, purtroppo, ha solo il 34% di occupazione femminile, mentre in altre realtà del nord, come Veneto e Trentino, si arriva quasi al 68%, vicino ai valori europei. È necessario, quindi, essere uniti nella ricerca delle strade che ci portino verso nuove occupazioni .

Oggi abbiamo presentato dati che si riferiscono a un’area poco conosciuta, quella della cyber sicurezza: l’Agenzia italiana della cyber sicurezza valuta che entro tre anni ci sarà la necessità di avere 100mila professionisti in questo settore. Se non riusciamo a capire che le nuove tecnologie danno vita a nuove aree occupazionali, corriamo il rischio di restare fuori dalla storia”.

Cristina Mangia, ricercatrice del CNR, già presidente dell’Associazione Donne e Scienza:

“La mia esperienza è positiva, nel senso che durante il percorso ho creato una strada a forma di me: in altre parole, non mi sono adeguata a quello che gli altri volevano che io facessi. Ho cercato sempre di mediare tra il mondo della ricerca e la vita quotidiana di chi è impegnato nella ricerca scientifica. E mi sono ispirata ad altre donne. Il messaggio, quindi, è non omologatevi”.

Fabiana Cicirillo, Assessora alla Cultura del Comune di Lecce:

“Le istituzioni possono contribuire a favorire la parità di genere aiutando i giovani ad avere occasioni di confronto come questa, di ascolto, di condivisione e di discussione”.

Anna Maria Cherubini, docente dell’Università del Salento e delegata alle Politiche di Genere: “Diverse sono le iniziative promosse e realizzate dall’Università del Salento, tra queste il primo bilancio di genere che vuol dire realizzare una fotografia dell’ateneo a tutti i livelli, studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo, considerando variabili di genere. Abbiamo realizzato il Gender quality plan ossia il piano di uguaglianza di genere, strategico per mettere insieme una serie di azione in 6 aree, allo scopo di favorire l’uguaglianza di genere a tutti i livelli dal 2022 sino al 2025. Con il Cineca, l’azienda fornitrice di servizi informatici per le università italiane, abbiamo intrapreso l’impostazione della nostra carriera alias che vuol dire alcuni accorgimenti per riconoscere il diritto alla privacy agli studenti in transizione di genere.

Negli ultimi tre anni, siamo stati impegnati in una serie di seminari interdisciplinari di genere, nell’ambito del programma UniSalento Plus, e lo scorso mese di novembre, in vista della giornata internazionale contro la violenza di genere, abbiamo dedicato diverse iniziative, dal cinema alla fotografia, al teatro ai documentari”.

Paola Povero, Consigliera della Provincia di Lecce con delega alla Cultura e alle Pari Opportunità: “L’uguaglianza di genere non è una questione legata solo ai diritti, ma è legata al riconoscimento del valore delle donne. Tutte le azioni positive che intendo promuovere da consigliera sono in favore delle donne meritevoli che devono occupare i posti dell’amministrazione provinciale. Essere accanto alla consigliera di parità e alla Commissione pari opportunità, così come al Comitato unico di garanzia in modo tale da creare una rete con obiettivi comuni che possiamo trasferire in tutta la provincia e nei Comuni”.

Patrizia Colella, esperta STEM (Science, Technologies, Engineering and Mathematics):

“Bisogna lavorare per aumentare la percentuale di studentesse iscritte a scuole e facoltà Stem: nessun obiettivo si raggiunge per caso. La scuola conosce questa problematica da 20 anni, ma le azioni positive per rimuovere i cosiddetti ostacoli di immaginario collettivo che appartengono ai due generi non vengono messi in atto. Si pensa che la situazione si possa risolvere da sola, così non è. Occorre impegnarsi e lavorare in tempi ragionevoli, così come avviene ogni volta che politicamente si è voluto risolvere il problema”.

Anna De Vitis, studentessa dell”Ites Olivetti di Lecce:

“Tramite la scuola ho scoperto questo progetto al museo e ho deciso di partecipare perché sono molto interessata all’informatica. Oggi ho scoperto la cyber security e mi farebbe piacere farne parte per imparare a capire come funziona. Ho paura di essere inferiore o di fare poco. Sono pensieri che mi faccio sempre in questo caso. Mi piace così tanto l’informatica, sin da piccola”.

NEL VIDEO SOTTOSTANTE RIPORTIAMO L’INTERO EVENTO DI LECCE:

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Mario Maffei