Biblioteca Ognibene, Lecce
Stress, ansia, senso di inadeguatezza. E ancora sindrome da burnout, attacchi di rabbia immotivati, depressione, disturbi alimentari, attacchi di panico, disturbi da stress post traumatico:
sono solo alcuni dei problemi rilevati dalle indagini più recenti. Ma se le difficoltà relative alla salute mentale riguardano tutti i giornalisti, per le donne giornaliste i problemi relativi alla gestione della maternità e alla pressione lavorativa si possono tradurre in un ulteriore ostacolo per il loro pieno empowerment e il riconoscimento della leadership sul lavoro. Come ottemperare agli obblighi imposti dall’articolo 5 bis del Testo unico deontologico, relativo al corretto utilizzo del linguaggio di genere privo di stereotipi sessisti e discriminazioni, se già nelle redazioni le giornaliste devono combattere per contrastare una cultura patriarcale che compromette non solo il sereno avanzamento della loro carriera ma anche la quotidianità delle relazioni tra colleghi?
Barbara Consarino, giornalista, Associazione Giulia giornaliste
Stefania Prandi, giornalista freelance
Alice Facchini, giornalista freelance
Vittoria Torsello, co-fondatrice collettivo Marea media
Modera: Marilù Mastrogiovanni
In collaborazione con: progetto “Io vivo qui” dell’Associazione Fermenti Lattici
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