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Chi siamo

Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

Contatti

FMWJ Forum 2024Cover Twitter

Nella seconda edizione giornaliste da Malta, Tunisia, Egitto, Kosovo, Turchia, Kurdistan, Italia

di Marilù Mastrogiovanni

Anche quest’anno Bari e Lecce saranno un hub di idee, proposte, progetti e visioni raccontati dalla viva voce delle giornaliste provenienti da tutte le sponde del Mediterraneo.

La Regione Puglia, naturalmente, storicamente e geograficamente protesa verso gli “altri”, si propone come luogo d’incontro e di dialogo. Nulla ci lascia indifferenti. E il Forum diventa momento di riflessione e monitoraggio sul lavoro delle donne giornaliste in zone di crisi: le colleghe pugliesi dialogheranno con le croniste provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico, da Albania e Kosovo; parleranno con le colleghe  provenienti dal sud del Mediterraneo, da Malta, Tunisia, Egitto; si confronteranno con le colleghe che lavorano in Kurdistan.

corecomIl Corecom Puglia, presieduto da Felice Blasi, nella sua mission istituzionale di monitoraggio del livello democratico, misurato anche in base alla rappresentazione delle minoranze e alla loro presenza o assenza sulle tv, sostiene fin dalla sua prima edizione il Forum delle giornaliste del Mediterraneo, organizzato da Giulia giornaliste.

Per noi è un segnale importante di vicinanza delle istituzioni al giornalismo di genere: fatto dalle giornaliste in Puglia e fatto dalle pugliesi nel resto d’Italia e all’estero. Le modalità di rappresentazione delle donne nei media e sulle tv ha a che vedere con il livello democratico di un paese, se è vero che i media e le tv creano l’opinione pubblica ma ne sono anche la sua rappresentazione. Per questo è necessario che il Forum delle giornaliste del Mediterraneo cresca, che possa dare voce a più giornaliste, provenienti da più paesi, in più giornate. Perché dare più voce alle donne significa dare alla democrazia gambe forti per camminare veloce verso i diritti civili e renderla pienamente realizzata.

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