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Chi siamo

Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

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FMWJ Forum 2024Cover Twitter

Si è conclusa, domenica 25 novembre 2018, a Lecce, la quattro giorni del  terzo Forum delle Giornaliste del Mediterraneo, evento unico nel suo genere, ideato da Marilù Mastrogiovanni, giornalista investigativa, e organizzato dall’associazione “Gi.U.Li.A. giornaliste unite libere autonome”.

Tantissime le giornaliste ed attiviste giunte da ogni parte del mondo, per l’evento svoltosi tra Bari e Lecce, con lo scopo di portare la propria testimonianza umana e professionale di peace reporters, donne che la pace la costruiscono attraverso un lavoro sempre più complesso, sotto scacco dei poteri forti e delle minacce di morte che mirano a falcidiare e zittire l’informazione libera.

“Un/Walling Europe”, ossia “S/Murare l’Europa” è stato infatti il tema dell’edizione 2018, andata geograficamente bel oltre il Mediterraneo.

 

Tante le ospiti e gli ospiti: giornaliste principalmente, appunto, ma anche sindacaliste, istituzioni, docenti universitari, semplici cittadine e cittadini che hanno contribuito a dare una più ampia visione di diverse problematiche: il ruolo dei media come interpreti della quotidianità al servizio dei lettori, il rapporto di giornaliste e giornalisti con la politica, le migrazioni, i diritti umani, la (dis)parità di genere, le molestie sul lavoro e nella vita privata.

Interventi anche imprevisti, come quello di Monica Pietrangeli, componente Commissione Pari Opportunità del sindacato Usigrai, e interventi che hanno oltrepassato le distanze fisiche, come quello della giornalista Linda Dorigo, in collegamento telefonico da Teheran.

 

Reporters sans frontières, Amnesty International, Ossigeno per l’Informazione e Libera Informazione, presìdi di democrazia e legalità, hanno collaborato all’edizione 2018 del Forum e manifestato la vicinanza a un evento che dà voce alle donne lontano da inutili protagonismi, con lo scopo reale di costruire ponti e abbattere muri sociali, culturali, storici e fisici in tutto il mondo, fornendo output concreti e condivisi.

A livello europeo, sulle sponde del Mediterraneo, mancava un momento di riflessione che partisse dalle giornaliste che lavorano in quest’area.

 

Perché il Mediterraneo, nella sua liquidità, comunque rappresenta una presenza solida nella nostra storia, e partire dalla periferia, fisica e spesso mentale, significa assumersi la responsabilità di fermarsi per riflettere su tante dinamiche, sociali, ambientali, politiche, culturali che portano alla violenza.

 

Le colleghe ospiti del Forum sono state premiate come inviate di pace, ricevendo in dono uno scatto del fotoreporter Marcello Carrozzo, “Artista della fotografia italiana” dal 2009 (onorificenza riconosciutagli da FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche),  tratta dal reportage “Itaca sempre”: una foto di grande impatto emotivo, viva, che trasuda dolore ma anche voglia di guardare al domani.

 

Il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo è sostenuto da Corecom Puglia, FNSI, USIGRAI, Consigliera di parità regionale, CREIS; con il patrocinio di: Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, Assostampa, Amnesty international, Libera Informazione, Università di Bari, Articolo 21, Ossigeno per l’Informazione, Archivio di Genere, Centro di ricerca S/murare il Mediterraneo, Master in Giornalismo-Uniba, Balab, Consigliera di parità nazionale, Comune di Lecce e supportato da Una buona storia per Lecce e Idea Dinamica scarl.

 

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