Gulistan Ike
Gulistan Îke è nata nel Nord Kurdistan (parte del Kurdistan sotto l’occupazione della Turchia) nella regione di Botan. Nel 1985, a causa dell’oppressione dello Stato turco, la sua famiglia è stata costretta ad emigrare nelle regioni montuose del Sud Kurdistan, per poi rientrare nel 1989, dopo la crudeltà del regime in Iraq, guidato da Saddam Hussein.
Nel 1990, a causa della crudeltà dello Stato turco, Gulistan e la mia famiglia sono tornati sulle montagne del Sud Kurdistan. Il padre, rapito dalle forze speciali turche nel 1994, divenne uno delle migliaia di curdi rapiti o uccisi dallo “Stato” e di cui non si seppe più nulla.
Nel 1995, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, sono stati istituiti campi per i profughi del Kurdistan settentrionale che emigrarono nel sud a causa della guerra e dell’ oppressione dello Stato turco: in uno di questi campi, Etrûş, viveva anche la sua famiglia.
Nel 2000 si manifesta l’interesse di Gulistan per l’arte e lavora in teatro per circa 6 anni, per poi iniziare la sua carriera come giornalista. Minacciata, come molte persone, di arresto ed uccisione capisce che non c’era più possibilità di vivere e lavorare in quella zona e nel 2010 arriva in Europa.
Nello stesso anno ha lavorato per la televisione MMC e dal 2011 al 2022 per Sterk TV, come giornalista.
Tra il 2018 e il 2019, contro la guerra e i massacri contro i curdi, con l’obiettivo di una soluzione democratica al problema curdo, ha iniziato uno sciopero della fame con un gruppo di 14 attivisti a Strasburgo davanti al Consiglio d’Europa, proseguendo per 161 giorni.
Nel 2022 è passata a lavorare per il giornale delle donne “Newaya Jin”. Da allora lavora come giornalista a Newaya Jin.
Ha scritto articoli anche sul giornale Yeni Ozgur Politika, per Sterk TV ha moderato notizie, panel e programmi su diversi temi insieme al coordinatore generale delle trasmissioni e al direttore generale del comitato televisivo.
Nel 2018, ha fondato con altre giornaliste curde in Europa, ROJIN (Unione delle giornaliste donne curde), di cui da allora è la presidentessa di ROJIN.