Aula don Tonino Bello
palazzo ex Enel, via Crisanzio 42 UNIBA
Garantire un’informazione scevra da discriminazioni e stereotipi verso le minoranze e le donne è obbligo deontologico. Il servizio pubblico monitora la rappresentazione della figura femminile, per garantire il pluralismo di temi, soggetti e linguaggi e contribuire alla creazione di coesione sociale nella programmazione. Il Global media monitorng project monitora l’utilizzo dei stereotipi e discriminazioni verso le donne sui media globali, inclusi i media italiani. Giulia giornaliste con la rassegna “Sui generis” evidenzia lo scarso spazio dato alle firme femminili sulle prime pagine dei giornali, soprattutto quando le notizie riguardano argomenti tradizionalmente coperti da uomini. Comprendere il meccanismo di rilevazione è utile per imparare a riconoscere gli stereotipi che si nascondono dentro le narrazioni, per “decolonizzarle” rispetto ad una matrice maschile, sessista, razzista, omofoba, di cui l’informazione è intrisa.
Intervengono:
Antonella D’Autilia, UNIBA
Leila Belhadj Mohamed, editorialista BBC4 Radio, BBC News
Alberto Fornasari, UNIBA
Paola Rizzi, Giulia giornaliste
Grazia Pia Attolini, Ossigeno per l’informazione
Francesca Dragotto, Direttora Centro di ricerca “Grammatica e sessismo”, Università Tor Vergata, Centro ricerche ISIM on line
Cristiana Bedei, International Journalists’ Network
Modera: Marta Cariello, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
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