Linda Laura Sabbadini, la statistica come esercizio di democrazia

Nel suo ultimo libro, Il Paese che conta, la più autorevole statistica italiana spiega come i numeri possono rappresentare la voce più autentica della società e il motore del cambiamento

Tra le figure più rilevanti della statistica italiana, Linda Laura Sabbadini è stata direttrice centrale dell’ISTAT e pioniera nello sviluppo della statistica sociale e di genere. Laureata in Scienze statistiche e demografiche, ha dedicato la propria carriera a rendere visibili realtà e fenomeni a lungo ignorati, in particolare quelli legati alle disuguaglianze di genere, alla povertà e alla marginalità. Ha rappresentato l’Italia in numerosi organismi internazionali, è editorialista e divulgatrice, e dal 2020 guida il comitato strategico del Forum Disuguaglianze e Diversità.
Il suo stile di indagine scientifica è diventato sinonimo di impegno civile e di una visione etica della statistica come strumento di giustizia sociale: un modo di leggere la realtà, un atto politico e democratico. “Ogni dato – spiega Sabbadini – è una storia: quella di giovani intrappolati nel precariato, di donne vittime di violenza, di persone disabili o di lavoratrici invisibili. Misurare questi fenomeni significa riconoscerli e offrire al Paese strumenti per superarli”.

Il suo ultimo libro si intitola “Il Paese che conta”; una sorta di biografia professionale che è anche un manifesto contro i pregiudizi di genere nelle materie scientifiche. Fin dai tempi della scuola media, affrontava la matematica come un gioco creativo, non come un esercizio di rigore, anticipando quell’approccio intuitivo e innovativo che l’avrebbe poi distinta nel suo campo. Il libro restituisce l’immagine di una donna che ha scelto di dedicare la propria vita ai numeri per capire meglio le persone e le trasformazioni sociali del Paese. “Attraverso i dati – scrive – possiamo capire se la nostra democrazia rispetta i diritti dei cittadini e quanto siamo lontani dagli ideali della Costituzione”.
Il volume ricostruisce decenni di mutamenti dell’Italia, dal dopoguerra fino alle crisi più recenti, mostrando come le lotte per i diritti civili, la parità di genere e la tutela del welfare abbiano inciso sulla società. La statistica, in questo racconto, diventa un atto di libertà: serve a smascherare i “fake numbers” e a difendere la verità dai tentativi di manipolazione. Per Sabbadini, l’indipendenza dei dati è una condizione imprescindibile della democrazia, così come la trasparenza di chi li raccoglie e li interpreta.
L’autrice rievoca anche figure centrali della cultura italiana, come Emma Castelnuovo, innovatrice della didattica matematica, e Tullio De Mauro, linguista che ha contribuito a rendere la conoscenza accessibile a tutti. Attraverso queste presenze, Sabbadini ripercorre le grandi battaglie civili – dal femminismo alla difesa della scuola pubblica e del sistema sanitario nazionale – ricordando quanto siano ancora attuali.

Entrata all’Istat nel 1983 grazie a un concorso per diplomati, Sabbadini ha scalato con costanza i vertici dell’istituto fino a diventarne una delle figure più autorevoli. Il Paese che conta è anche il racconto di questa ascesa, costruita con rigore e passione, e di come la statistica possa trasformarsi in una lente umanistica capace di far emergere ciò che spesso resta nascosto.
Nei capitoli, si intrecciano dati e memoria: dagli anni Ottanta, quando solo il 22% delle famiglie possedeva un computer, ai primi studi sulla disabilità che rivelarono l’esistenza di milioni di persone confinate nell’invisibilità; dalle conferenze internazionali sulle donne, come quella di Pechino nel 1995, fino ai duri effetti della crisi economica del 2008 e alla povertà crescente che ne seguì. Ogni numero è un segnale d’allarme, ma anche una speranza: perché misurare significa comprendere, e comprendere è il primo passo per cambiare.

Con la sua scrittura limpida e appassionata, Sabbadini consegna al lettore un ritratto dell’Italia che si evolve, tra contraddizioni e conquiste, e insieme una lezione di metodo e di etica pubblica. Il suo libro è un invito a non considerare mai la statistica come un sapere distante, ma come un esercizio di libertà collettiva: il modo più autentico per contare, e per contare davvero.

Linda Laura Sabbadini
Linda Laura Sabbadini è stata ospite del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo nel 2020 e 2021
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Mario Maffei