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Chi siamo

Il Forum è nato dalla giornalista Marilù Mastrogiovanni ed è organizzato da Giulia Giornaliste e dalla cooperativa IdeaDinamica, con l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”.

Contatti

Now in its 7th year, the Mediterranean Women Journalists’ Forum, which since 2016 has been held close to Nov. 25, the International Day Against Violence Against Women.

The Forum of Mediterranean Wowen Journalists again this year will have two stages: the first in Rome, Nov. 9-12, and the second in Bari, Nov. 21-25. Impressive programming: 60 hours of training, 9 days, 80 peace builders, journalists, activists, academics from Euro-Mediterranean countries and Afghanistan, Iran, Russia, Ukraine, Sahel, Burma, Tigray, Colombia.

Also double the thread: “Women, Peace, Security” and “Infowar.” Unchanged is the Forum’s mission: “To build bridges and break down walls by promoting reflection on the work of investigative journalists as a garrison of Democracy and peace.”

In this edition, the focus will be on “Bodies, ecosystems, communities: dismembered by conflicts, stitched back together by women,” shining a spotlight on the peace-building practices enacted by women, on territories devastated by wars.

The Forum is funded by the Italian Ministry of Foreign Affairs and, for the Bari section, by Corecom Puglia.

It is organized by Pangea Foundation and the Association of Women Journalists of the Mediterranean, in collaboration with the journalists’ cooperative IdeaDinamica, and Giulia Giornaliste. The University of Bari (with the Department of Education, Psychology, Communication, Master’s in Journalism and Balab, Center for Innovation and Creativity), which has shared the project’s value thrust since the first edition, is hosting the second session, incorporating it into the doctoral training program in “Science of Human Relations” and recognizing university credits for students.

"Bodies, ecosystems, communities, dismembered by conflicts, stitched together by women."

Forum seventh edition

Now in its 7th year, the Mediterranean Women Journalists’ Forum, which since 2016 has been held close to Nov. 25, the International Day Against Violence Against Women.

The Forum of Mediterranean Wowen Journalists again this year will have two stages: the first in Rome, Nov. 9-12, and the second in Bari, Nov. 21-25. Impressive programming: 60 hours of training, 9 days, 80 peace builders, journalists, activists, academics from Euro-Mediterranean countries and Afghanistan, Iran, Russia, Ukraine, Sahel, Burma, Tigray, Colombia.

Also double the thread: “Women, Peace, Security” and “Infowar.” Unchanged is the Forum’s mission: “To build bridges and break down walls by promoting reflection on the work of investigative journalists as a garrison of Democracy and peace.”

In this edition, the focus will be on “Bodies, ecosystems, communities: dismembered by conflicts, stitched back together by women,” shining a spotlight on the peacebuilding practices enacted by women, on territories devastated by wars.

The Forum is funded by the Italian Ministry of Foreign Affairs and, for the Bari section, by Corecom Puglia.

It is organized by Pangea Foundation and the Association of Women Journalists of the Mediterranean, in collaboration with the journalists’ cooperative IdeaDinamica, and Giulia Giornaliste. The University of Bari (with the Department of Education, Psychology, Communication, Master’s in Journalism and Balab, Center for Innovation and Creativity), which has shared the project’s value thrust since the first edition, is hosting the second session, incorporating it into the doctoral training program in “Science of Human Relations” and recognizing university credits for students.

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#Speakers

Speakers Edition 2022

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Program Edition 2022

Giorno 1

9 November 2022

Le partecipanti si sono presentate e hanno raccontato il loro lavoro alle altre donne presenti, facendo un quadro della situazione di conflitto nei propri Paesi d'origine. 

Giorno 2

10 November 2022

Le partecipanti si sono divise in tre gruppi, secondo il proprio Paese/Regione per discutere della situazione degli attuali conflitti che lo/la affliggono. Alle partecipanti provenienti dall'estero si sono unite donne della diaspora di tali Paesi/Regioni che vivono in Italia e sono impegnate per l'avanzamento dei diritti delle donne e la pace nei propri Paesi d'origine.
Simona Lanzoni ha coordinato i lavori 
Tavola rotonda 1 - Ucraina: Nina Potarska, Anna Chernova, Susanna Kertsmur, Kateryna Khanieva ,Maria Dmytrieva
Tavola rotonda 2 - Sahel: Augusta Angelucci, Amina Niandou, Aminata Dieye, Bridget Ohabuche
Tavola rotonda 3 - Afghanistan: Orzala Nemat, Masiha Fayez, Shahnaz Faqiri, Jamileh Amini, Nazanin Barek, Basira Taheri

Giorno 3

11 November 2022

La prima parte della giornata è stata dedicata alla restituzione in plenaria dei lavori svolti nelle tavole rotonde, la seconda parte a una discussione collettiva per stilare una lista di punti in comune e raccomandazioni applicabili a tutti i contesti analizzati. 
Simona Lanzoni ha coordinato i lavori 

Giorno 4

12 November 2022

Casa Internazionale delle Donne Roma, Via della Lungara 19

Arrivo e registrazione

dalle 9:00

Introduzione

Conferenza pubblica presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, con l’obiettivo di presentare i risultati della discussione e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione delle donne in Ucraina, Sahel e Afghanistan. 
Simona Lanzoni, Vicepresidente di Fondazione Pangea Onlus
Marilù Mastrogiovanni, Giornalista, fondatrice del Forum of Mediterranean Women Journalists

dalle 9:30

Panel 1: Ucraina

Introduce e modera: Raffaella Chiodo Karpinsky, Giornalista freelance e mediatrice di pace...

dalle 9:50

Panel 2: Sahel

Introduce e modera: Augusta Angelucci, Esperta in tematiche di genere nelle situazioni di guerra e dopoguerra...

dalle 10:40

Panel 3: Afghanistan

Introduce e modera Francesca Caferri, Responsabile Esteri del Venerdì di Repubblica

dalle 11:10

Conclusioni

Chiusura con una testimonianza dell'attivista iraniana Parisa Nazari e dell'artista e attivista palestinese Malak Mattar

dalle 12:10

Rinfresco

dalle 12:30

Giorno 5

22 November 2022

Università degli studi di Bari Bari, via Crisanzio 42

Panel 1: #Infowar, le notizie al tempo della guerra

La disintermediazione ha assottigliato il ruolo sociale dell’informazione come strumento di democrazia e costituzione dell’opinione pubblica.

dalle 9:30 alle 11:30 Aula don Tonino Bello, palazzo Ex Enel, Dipartimento For.Psi.com

Panel 2: Che “genere” di notizie, che “genere” di guerra

Le donne sono i bersagli preferiti dagli haters on line. Un linguaggio denso di stereotipi e discriminazioni alimenta il fenomeno dell’hate speech.

dalle 11:30 alle 13:30 Aula don Tonino Bello, palazzo Ex Enel, Dipartimento For.Psi.com

Panel 3: Giornalismo investigativo, bene comune

Tutelare la pluralità e l’indipendenza dei media è uno degli obiettivi prioritari della Ue. Il Media Freedom act intende introdurre misure di protezione per incrementare la libertà delle giornaliste e dei giornalisti, garantendone la sicurezza.

dalle 15:00 alle 17:00 Aula don Tonino Bello, palazzo Ex Enel, Dipartimento For.Psi.com

Panel 4: Metaverso, quali scenari per l’informazione

Il Metaverso è un nuovo ecosistema massmediale, con il quale l’informazione dovrà confrontarsi nel futuro prossimo. Come saranno costruite le notizie, con quali strumenti e con quali paletti deontologici? Come sarà garantito l’accesso all’informazione e come cambierà il concetto di privacy, dal momento che cambierà il concetto di “corpo”, sostituito dagli avatar?

dalle 17:00 alle 19:00 Aula don Tonino Bello, palazzo Ex Enel, Dipartimento For.Psi.com

Giorno 6

23 November 2022

Università degli studi di Bari Bari, Piazza Cesare Battisti, 1

Panel 5: Guerra al corpo delle donne/I parte

Gli stupri da sempre sono un’arma di guerra, e il corpo delle donne è un campo di battaglia, su cui il potere schiera le proprie armate e disegna le proprie strategie di colonizzazione.

dalle 9:00 alle 11:30 Aula Leogrande, palazzo ex Poste

Panel 6: Guerra al corpo delle donne/II parte

Gli stupri da sempre sono un’arma di guerra, e il corpo delle donne è un campo di battaglia, su cui il potere schiera le proprie armate e disegna le proprie strategie di colonizzazione.

dalle 11:30 alle 13:30 Aula Leogrande, palazzo ex Poste

Panel 7: Diritto di cronaca e sicurezza informatica

In questo panel scopriamo quali minacce sono piu comuni nel mondo digitale e come fare a difendersi in quanto reporter. Vedremo alcune accortezze da seguire ma anche alcuni strumenti che ci possono aiutare nel contrasto agli attacchi cyber.

dalle 15:00 alle 17:00 Aula don Tonino Bello, palazzo ex Enel, via Crisanzio 42, Università di Bari

Giorno 1

25 November 2024

Aula don Tonio Bello, via Crisanzio 42, Uniba via Crisanzio 42, UniBa - Ore 09.30-11.30

Panel 1 - Press care, life care - Liberare la verità, nutrire la vita

Tutelare la libertà d’informazione significa difendere ogni aspetto della vita democratica, dei diritti civili, dei diritti umani, della giustizia ambientale ed ecologica. Dal livello di libertà di stampa si misura la tenuta di dello Stato di diritto. In Italia l’instabilità crescente del sistema editoriale e la trasformazione dei e delle giovani giornalisti e giornaliste in lavoratori poveri non riesce a garantire il turn over in una categoria che assottiglia sempre più le sue fila. Eppure, come recita l’articolo 1 del testo unico deontologico, giornalisti ed editori insieme devono garantire la tutela delle fonti e sono tenuti a rispettare il segreto professionale, dunque sono co-responsabili del circuito delle notizie. Mentre l’articolo 2 del testo unico deontologico riguarda solo giornaliste e giornalisti, l’articolo 1 chiama in causa il sistema editoriale nella sua interezza. Ma oggi le nuove riforme legislative minano alle basi il diritto dei cittadini di essere informati, la UE lancia un allarme relativo alla riforma della giustizia, della protezione dei giornalisti, delle querele temerarie e della pluralità del servizio pubblico pressocché ignorato.

Introduce

Marilù Mastrogiovanni – ideazione e direzione Forum of Mediterranean women journalists

Intervengono

Stefano Bronzini- rettore Università degli Studi di Bari

Loredana Capone, presidente del Consiglio della Regione Puglia

Loredana Perla - direttrice Dipartimento For. Psi. Com di UniBa.

Luigi Cazzato – coordinatore Master in Giornalismo UniBa

Piero Ricci - presidente Ordine dei giornalisti Regione Puglia

Vito Fatiguso – segretario Assostampa Puglia

Raffaele Lorusso – Comitato esecutivo Federazione Internazionale dei giornalisti (IFJ)

Lino Patruno – direttore Medi@terraneonews, Master in Giornalismo UniBa

Trisha Thomas, associazione Stampa estera, Associated Press Television

Rossella Matarrese - Coordinatrice regionale Gi.U.Li.A. giornaliste

Ore 09.30-11.30

Panel 2 - Femminismi e libertà di stampa nell’Africa Sub-Sahariana

Mentre in molti paesi africani i femminismi in varie forme e con diverse pratiche portano avanti da alcuni decenni una lotta non-violenta per il raggiungimento dei diritti civili e umani per tutte e tutti, la narrazione sull’Africa e sulle migrazioni, contrariamente a quanto sancito dalla Carta di Roma, che è parte integrante del Testo unico deontologico (come recitato dal TU, premessa) rimane imprigionata in gabbie fatte di pregiudizi e stereotipi.

Alessandra Contino, Sociologa

Antonella Napoli, giornalista, direttora Focus on Africa

Leah Pattem, giornalista e fotografa, Madrid, Spagna

Désirée Deneo, consulente in diritti delle donne e femminismo, attivista femminista, Segretaria Generale di Ligue Ivoirienne des Droits des Femmes

Modera: Marisa Ingrosso, giornalista, Gazzetta del Mezzogiorno

12-14

Panel 3 - Decolonizzare l’informazione: il giornalismo locale tra news desert e ghost papers

Il fenomeno dei news desert e dei ghost papers si inizia a studiare negli USA, ma le avvisaglie della sua diffusione sono riscontrabili anche in Italia. Il giornalismo locale diventa quindi un presidio di democrazia, laddove il diritto di essere informati è compromesso e la vita dei cittadini, in alcune aree periferiche, non fa notizia. A farne le spese sono come sempre le minoranze, e tra queste le donne: la narrazione che le riguarda, è spesso infarcita di sessismo. Le giornaliste, specialmente nelle aree periferiche, sono il target preferito degli haters.

Silvia Savoye, giornalista, direttora Aosta news

Alessia Melchiorre, co-fondatrice collettivo Marea media

Iliana Papangeli, giornalista, managing director del giornale d’inchiesta Solomon, Grecia

Modera: Marilù Mastrogiovanni, ideazione e direzione Forum of Mediterranean Women Journalists

In collaborazione con Associazione Nazionale Stampa Online (ANSO)

Giorno 2

26 November 2024

Aula Leogrande, palazzo Ex Poste Piazza Cesare Battisti 1, Uniba

Panel 4 - Palestina, il genocidio in diretta?

Il 26 marzo 2024 è uscito il rapporto delle Nazioni Unite “Anatomia di un Genocidio”, a firma di Francesca Albanese, Relatrice Speciale della Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dagli israeliani dal 1967. In base allo studio curato dalla Special Rapporteur ci sono ragionevoli motivi perché quanto sta accadendo in Palestina venga incardinato come “crimine di genocidio”, mosso, secondo il rapporto, dal progetto coloniale israeliano di insediamento in Palestina. Il racconto di una tragedia affidato a poche giornaliste e giornalisti freelance palestinesi che dal di dentro e dal basso provano a restituire umanità ad un’informazione assuefatta alle immagini cruente e alla infodemia e alla pornografia della guerra. Quale responsabilità deontologica per i giornalisti per garantire una informazione equilibrata?

Erminia Rizzi, esperta in Diritto immigrazione e asilo

Bisan Owda, giornalista in collegamento da Gaza, Palestina

Jumana Shaheen, giornalista, in collegamento da Il Cairo, Egitto

Wessal Yousef, giornalista

Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati

Cecilia Dalla Negra, giornalista, responsabile dell'edizione italiana di Orient XXI

Micol Meghnagi, sociologa, Università di Bologna

Alessandra Costante, segretaria generale FNSI

Modera: Luigi Cazzato, coordinatore Master Giornalismo UniBa

Ore 09.30-11.30

Panel 5 - Jineolojî, la rivoluzione delle donne in Kurdistan

Il movimento delle donne in Kurdistan è l’avanguardia del femminismo, che vuole riformare ogni aspetto del vivere civile a partire da una pedagogia trasformativa della società. Eppure la portata di questa rivoluzione, basata sulla convivenza pacifica di popoli e culture a partire dall’abolizione del patriarcato, viene sottaciuta e censurata dai media mainstream e le condizioni di un popolo oppresso dall’apartheid messo in atto da quattro Stati-nazione sono rimosse dalla coscienza collettiva. Eppure il Testo unico dei doveri del/della giornalista, prevede una serie di obblighi affinché si eviti il cosiddetto “doppio standard”, ovvero un racconto discriminatorio e censorio rispetto alle specificità delle diverse culture ed etnie..

Necibe Qeredaxi, attivista Jineoloji Academy, Iraqui Kurdistanê (Kurdistan irakeno)

Gulistan Ike, giornalista, Newaya Jin, Bakurê Kurdistanê (Kurdistan turco)

Modera: Marilù Mastrogiovanni

12-14

Panel 6 - Tra edutainment ed infotainment: il giornalismo come strumento pedagogico

Il giornalismo come strumento pedagogico per l’esercizio del pensiero critico e la formazione di una cittadinanza globale e digitale può essere l’occasione per sperimentare un vero e proprio dispositivo di insegnamento e apprendimento collettivo, dove tutti hanno da imparare e tutti possono insegnare. L’esperienza di XQ the news è un esempio di come ingaggiare la GenZ, sperimentando forme innovative per decolonizzare l’informazione in chiave intersezionale, mentre il metaverso e gli ologrammi possono diventare nuovi ecosistemi per un apprendimento e un’informazione più empatici. Come conciliare l’esigenza di un giornalismo emotivamente più coinvolgente con la necessità di non cadere in spettacolarizzazioni lesive della dignità delle persone? La spettacolarizzazione dell’informazione infatti non deve comprometterne la qualità e la presenza dei giornalisti nell’infotainment deve assicurare il rispetto della deontologia professionale.

Monica Carella, ingegnera, Sales manager digital healthcare, Predict Spa

Paula Estalayo, project coordinator, Octaedro, Spagna

Alessandra Costante, giornalista, segretaria generale FNSI

Fiona Govan, giornalista freelance, Madrid, Spagna

Valentina Isernia, giornalista, Idea Dinamica coop

Modera: Gianpaolo Altamura,giornalista, ricercatore in Letteratura italiana contemporanea UniBa

15-17

Giorno 3

27 November 2024

Refettorio dell’ex convento Agostiniani Viale Michele De Pietro 10 - 15.00-17.00

Panel 7 - Maternità, salute mentale e leadership nel giornalismo

Stress, ansia, senso di inadeguatezza. E ancora sindrome da burnout, attacchi di rabbia immotivati, depressione, disturbi alimentari, attacchi di panico, disturbi da stress post traumatico: sono solo alcuni dei problemi rilevati dalle indagini più recenti. Ma se le difficoltà relative alla salute mentale riguardano tutti i giornalisti, per le donne giornaliste i problemi relativi alla gestione della maternità e alla pressione lavorativa si possono tradurre in un ulteriore ostacolo per il loro pieno empowerment e il riconoscimento della leadership sul lavoro. Come ottemperare agli obblighi imposti dalla deontologia professionale, relativi al corretto utilizzo del linguaggio di genere privo di stereotipi sessisti e discriminazioni, se già nelle redazioni le giornaliste devono combattere per contrastare una cultura patriarcale che compromette non solo il sereno avanzamento della loro carriera ma anche la quotidianità delle relazioni tra colleghi?

Barbara Consarino, giornalista, Associazione Giulia giornaliste

Stefania Prandi, giornalista freelance

Alice Facchini, giornalista freelance

Vittoria Torsello, co-fondatrice collettivo Marea media

Modera: Marilù Mastrogiovanni

In collaborazione con: progetto “Io vivo qui” dell’Associazione Fermenti Lattici 

Ore 15- 17

Panel 8 - La riproduzione sociale (non) è (più) roba da femmine

Secondo il rapporto “Care Work and Care Jobs for the Future of Decent Work” dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), il valore del lavoro di cura e domestico non retribuito è pari a 11mila miliardi di dollari, ossia il 9% del prodotto interno lordo (PIL) globale. I dati, relativi a 64 Paesi nel mondo, tra cui l’Italia, dimostrano che ogni giorno 16,4 miliardi di ore sono dedicate al lavoro di cura non retribuito, di cui il 76,2% è svolto da donne. Dunque, il lavoro di cura quotidiano non retribuito delle donne di tutto il mondo riguarda 1,5 miliardi di donne, che lavorano otto ore al giorno senza essere retribuite. L’Italia è tra i paesi con il più alto numero di ore non retribuite e la minore spesa pubblica per determinate politiche di assistenza in percentuale del PIL e rapporto occupazione/popolazione di donne con responsabilità di cura. La cura, è alla base della “riproduzione sociale”, ossia tutte quelle attività vitali per la tenuta stessa della società. Un vero e proprio tessuto connettivo costruito sul lavoro di cura (in nero) delle donne. Un fenomeno che riguarda anche le donne giornaliste, in bilico tra vita familiare e lavorativa: come recita l’articolo 5 bis del Testo unico dei doveri del/della giornalista, la narrazione deve essere priva di stereotipi sessisti e discriminazioni: ma come riuscire ad applicare correttamente il Testo unico dei doveri del/della giornalista se a partire dalla quotidianità del lavoro redazionale il work life balance è sempre a scapito delle giornaliste?

Elena Gentile, pediatra, già europarlamentare

Anna Maria Moschetti, associazione culturale Pediatri, gruppo Pediatri per Un Mondo Possibile

Anna Frasca, esperta statistica CREIS

Raffaella Patimo, docente di Economia del lavoro, UniBa

Modera: Serenella Molendini, presidente Creis

In collaborazione con: Centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile (Creis)

17.30-19.30

Giorno 1 – En

22 November 2023

Aula Leogrande, palazzo ex Poste Piazza Cesare Battisti 1, UNIBA - Ore 14.30-16.30

Panel 1 - WO-MaNchine Learning: Ontological and Deontological Challenges

Article 5 bis of the Code of Ethics mandates the use of gender-neutral language and avoidance of stereotypes when reporting on instances of violence and femicide. The Charter of Rome, which is also part of the Code of Ethics, requires precise and sensitive representation of cultural and ethnic minorities. Some AI-powered translation tools may perpetuate colonial power dynamics by excluding women when translating between languages, or by perpetuating racial stereotypes when representing foreigners or migrants (Quijano, 2001). These issues have been identified as critical concerns by experts. The mass media industry faces numerous challenges and opportunities. In response to these innovations, editorial staff members have taken action in many cases.

INTRODUCTION:
Marilù Mastrogiovanni – Forum Founder and Director
Silvia Garambois – National President of Giulia Giornaliste

Intervengono:
Stefano Bronzini – Rector of the University of Bari Aldo Moro
Felice Blasi, Vice President of Corecom Puglia
Loredana Perla, Director of the For.Psi.Com Department of UNIBA
Giuseppe Moro, Director of the Political Science Department of UNIBA
Luigi Cazzato, Director of the Master in Journalism at UNIBA
Gianluigi De Gennaro, Director of the Center for Innovation and Creativity, University of Bari
Alessandra Costante, Secretary General of the FNSI
Piero Ricci, President of the Puglia Journalists' Association
Bepi Martellotta, Regional Secretary of Assostampa
Raffaele Lorusso, Executive Committee of the International Federation of Journalists (IFJ)
Lino Patruno, Direttore di Mediterr@neonews, Master in giornalismo di UNIBA
Gianfranco Lopane, Regional Minister for Tourism, Development and Entrepreneurship, Puglia Region
Rossella Matarrese, Regional Coordinator of Giulia Giornaliste

14.30-16.30

Panel 2 - Artificial Intelligence and Prompt Journalism

In Europe, only 16% of AI professionals are women. If all knowledge is always concentrated in the usual male majority, even in the field of AI and in the global information system, this gender gap will create a contaminated ecosystem where power is self-reinforcing, following a mechanism based on binary and inherently violent opposites (us/them), nullifying the "choral" practice of non-violence. However, if the job of the journalist is to ask the right questions in order to get answers that go beyond the best expectations of the interlocutor, then AI introduces a new professional figure, that of the "prompt journalist", a journalist trained on the new AI tools to deal consciously (and with all the tools of the profession in his pocket) with the acquisition of new and perhaps unimaginable sources of information.

Speakers:
Sabino Di Chio, UNIBA
Giampaolo Altamura, UNIBA
Barbara D’amico, Digital journalist
Gabriele Cruciata, Google news lab

Chair: Marilù Mastrogiovanni, Former chair of the World press freedom prize “Guillermo Cano”, Unesco

16,30-18,30

Giorno 2 – En

23 November 2023

Aula Starace, dip. Scienze Politiche

Panel 3 - Algorithmic Discrimination and Oppression: Possible Algorithmic Ethics

If artificial intelligence is a system that can replicate the generative functioning of human intelligence, then it is necessary to ask what kind of "human" is its source: what kinds of collective consciousness it draws upon to create new ones; what languages it uses and how it deals with the stereotypes these languages contain; what ethical systems it refers to, who has labeled them, and at what cost; whether generative machine learning falls into the otherization and racialization of minorities (ethnicity, gender, sexual orientation). In short, if artificial intelligence simulates human intelligence so well, are we so sure that there is no risk that it will also replicate and amplify its flaws as well as its virtues?

Intervengono:
Darya Majidi, Women in AI Ambassador, President of Women 4.0
Patrizia Calefato, Uniba
Claudia Attimonelli, Uniba
Adriano Ferraresi, University of Bologna, Principal Investigator of the UNITE project - Universally Inclusive Technologies to Practice English Online
Francesca Raffi, University of Macerata, Head of the UNITE Project Unit - UNiversally Inclusive Technologies to Practice English Online
Claudia Padovani, University of Padova - online
Alice Baroni, University of Padova - online
Cristiana Bedei, ENWE

chair: Marisa Ingrosso, GiULia Journalists' Association, La Gazzetta del Mezzogiorno

Ore 09.00-11.30

Panel 4 - Women & Artificial Intelligence - From Discrimination to Emerging Challenges

The year 2023 seems to be the turning point in the production and deployment of generative artificial intelligence. The revolution is already underway, with increasingly significant applications of AI in all fields, accompanied by legitimate fears of replacement even for intellectual work.

Speakers:
Rania Wazir : Mathematician, data scientist, co-founder and CTO of leiwand.ai, "The invisibles of AI" - online
Graziana Capurso, Head of the Internet Newsroom, Gazzetta del Mezzogiorno
Enrico Ciavolino, Associate Professor of Psychometrics at the University of Salento. CREIS Associate. "Data Science in Human and Social Science for Women empowerment"
Roberta De Siati: Lawyer, expert in anti-discrimination law, treasurer of the Bar of Bari and member of CREIS - "Artificial Intelligence, the new frontier of the legal professions"
Serenella Molendini - President of CREIS and Substitute for Gender Equality Officer at the Ministry of Labor and Social Welfare

Chair: Armida Salvati, Uniba

11.30-13.30

Panel 5 - The Reason for the News: Digital Journalism for Children

The complexity of the various kinds of collective consciousness conveyed by the equally complex mass media systems available to children's audiences requires new skills from journalists in order to foster democratic participation from an early age.
What characteristics should journalistic products for minors have and how can they stimulate the formation of opinions on a critical and autonomous basis? Professional ethics stands at a crossroads between the need to update formats without diluting their meaning in the excessive fragmentation of social networks and the need to keep the bar of professional ethics high. Recent experiments show that the tools of the profession can “shine” again in contact with modernity.

Speakers:
Iris Luarasi, Albanian Media Institute; former president Grevio
Joaquim Ramos Pinto, president of the Portuguese Association of Environmental Education, ASPEA
Paulo Lima, Journalist, Founder of the NGO VIRAÇÃO Educomunicação
Paula Estalayo Bielsa, Coordinadora Octaedro Universidad)
Juan Leon, Octaedro Universidad Barcelona
Manuel Leon, Octaedro Universidad Barcelona
Valentina Isernia, Journalist, Vice President of Ideadinamica Scarl

Chair: Rosa Gallelli, Uniba

14.30-16.30 Aula Starace, Uniba

Panel 6 - Kurdistan, A Possible Utopia

IFor decades, the Kurdish people have been victims of brutal ethnic cleansing by Turkey, Syria, Iran and Iraq. But there are those who do not bend under the blows of patriarchal violence and find the strength to imagine and put into practice a new social system based on ecofeminism: they are the women of Jineoloji.
However, the history of these crimes against humanity finds little space in the mainstream information, where it is necessary to give a voice to oppressed minorities, with a language that respects their migratory background as well as the sources that protect them, even if they are far away from our daily Western reality.

Speakers:
Daniele Petrosino, Uniba
Ergin Nesrin, Turkish-Kurdish refugee journalist
Laura Cima, National Ecofeminist Coordination
Luciana Borsatti, Former Correspondent of Ansa in Iran
Marilù Mastrogiovanni, Director of the Forum of Mediterranean Women Journalists

chair: Lorena Carbonara, UniCal, Coordinator S/Murare il Mediterraneo

16.30-18.30

Giorno 3 – En

24 November 2023

Aula don Tonino Bello palazzo ex Enel, via Crisanzio 42 - 9.00-13.30

Panel 7 - Decolonizing the New Mass Media Worlds

Today, it is an ethical obligation to guarantee information free of discrimination and stereotypes towards minorities and women. Public broadcasters and newspapers monitor the representation of the female figure to ensure pluralism of themes, subjects and languages, and to contribute to the creation of social cohesion through their schedules and programs. The Global Media Monitoring project monitors the use of stereotypes and discrimination against women in the global media, including the Italian media. The association of women journalists GiULia Giornaliste, also known as Giornaliste Unite Libere Autonome (United Free Independent Women Journalists), founded in 2011, with its report "Sui generis", highlights the very limited space given to women's bylines in newspaper editorials, especially when the news in question concerns topics traditionally covered by men. Understanding the detection mechanism is useful to learn to recognize the stereotypes hidden behind the narratives in order to "decolonize" journalism from the male-dominated, sexist, racist, homophobic matrix with which the information is imbued.

Intervengono:
Antonella D’Autilia, UNIBA
Leila Belhadj Mohamed, freelance journalist
Alberto Fornasari, UNIBA
Paola Rizzi, Giulia giornaliste
Grazia Pia Attolini, Ossigeno per l'informazione
Francesca Dragotto, Director of the Research Center "Grammar and Sexism", University of Rome Tor Vergata, ISIM - online
Cristiana Bedei, freelance journalist

Modera: Marta Cariello, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

9.30-11.30

Panel 8 - Mediterraneo: no more Nakba/Shoah/_

News about wars around the world must be truthful, unbiased, and relevant, and must avoid polarization or one-sidedness. Greater adherence to Codes of Conduct, including the Charter of Rome, is needed to protect minorities, as well as oppressed and migrant populations. The rapid spread of fake news, especially on social networks, requires greater professionalism and competence on the part of war reporters to verify and protect their sources. The new information technologies are becoming the stage for the new "cyber wars". Information itself is becoming a major player in shifting global geopolitical balances. The MENA region has never ceased to be a powder keg, where ethnic cleansing and crimes against humanity have been taking place for decades, in the total disinterest of the mainstream information, which for the most part is biased and only highlights the positions of the West.

Speakers:
Francesca Albanese, UN Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967
Alba Nabulsi, New Arab Journalist, +972 Magazine, Local Call
Nabil Salameh, singer-songwriter, teacher of ethnomusicology
Maya Issa, President of the Palestinian Student Movement in Italy, Diaspora Activist
Luciana Borsatti, former correspondent of Ansa in Iran
Giuseppe Spagnulo, UNIBA
Egeria Nalin, UNIBA

CHAIRS: Luigi Cazzato, UNIBA, Armida Salvati, UNIBA

11.30-13.30

They said.

#FMWJ

Quotes

Giornaliste.org
MARIA LAURA CORRADI November 24

"Anyone can do postcolonial studies without critically discussing it. De-coloniality, on the other hand, represents a challenge to the sexism/racism produced during and after the colonial era, because power coloniality survives colonialism."

Giornaliste.org
MARIA LAURA CORRADI November 25

"Trinidad Zapatista commander was an elderly partera: she had helped about 3,000 births in the Lacandona jungle. She told me that women could not have invented the war, because they know how much effort it costs to bring a life into the world."

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MARIA CRISTINA FRADDOSIO November 22

"Rita Atria embodies the positive emblem of the women-Mafia binomial. A young woman, 17 years old, aware of the clans' overwhelming power, she pursued justice at all costs. A unique example of courage and critical spirit that deserves to be told."

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TIZIANA CAMINADA November 25

"In Salento, Puglia, human beings are trying to do something to save their health, their land. But do-good is not enough against pollution: we need to move on to a stronger revolt. Saving humanity from collective suicide? Woman can do it!!!"

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FLAVIA MARIANI November 24

"NOVE Onlus' task force to combat humanitarian catastrophe in Afghanistan. We support women to overcome the emergency and develop paths to autonomy compatible with the Taliban regime."

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RUSLAN KOTSABA November 23

"To strive for peace and to fight for peace means a big difference. Therefore all civilized humanity should stand together in the struggle for peace. War is not only an organized mass murder - the war is a crime against humanity. So to work!"

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Call for proposals: journalism and education in the age of disinformation

Ahead of the 13 December congress in Barcelona, the Italian-Spanish-Portuguese consortium ‘XQ the News’ launches a ‘call for proposals’ aimed at students and teachers The consortium ‘XQ EUJOY: European Youth Journalism. The Why of the News’, made up of the Spanish publishing companies Octaedro and Fundació Periodisme Plural, the Portuguese ASPEA and the Italian Dataninja […]

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Justice for journalist Nagihan Akarsen

On October 4, 2022, Kurdish reporter Nagihan Akarsel was killed with 11 bullets. The material perpetrator has been convicted but an international initiative calls for its recognition as political feminicide by the Turkish state The work of the international initiative committee ‘Justice for Nagihan Akarsel’ started a year ago. The year before, on 4 October […]

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